Nella giornata di ieri a Mondragone (CE), i carabinieri del locale Reparto Territoriale hanno dato esecuzione ad un’ordinanza della misura coercitiva della custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un cittadino italiano, cl. 1992, indagato del delitto di omicidio (art. 575 c.p.).
L’odierno provvedimento riflette gli esiti di un’articolata attività investigativa sviluppata a seguito dell’omicidio della settantatreenne Anastasia SPINIELLO, avvenuto in data 18 dicembre 2018, all’interno della sua abitazione sita in Mondragone, via Guicciardini, allorquando venne colpita al capo con un corpo contundente e soffocata con un fazzoletto conficcatole dall’aggressore nella cavità orale, fino a cagionarne la morte.
L’attività di indagine, diretta dalla Procura della Repubblica ed effettuata dalla Sezione Operativa del Reparto Territoriale Carabinieri di Mondragone, ha consentito, attraverso l’analisi del contenuto di intercettazioni telefoniche, nonché di riscontri documentali, dei tabulati di traffico telefonico e delle dichiarazioni rese da alcune persone informate sui fatti, di effettuare una ricostruzione della complessa vicenda delittuosa che è culminata con l’assassinio dell’anziana donna. In particolare l’odierno indagato, da anni vicino alla vittima, alla quale forniva assistenza e supporto nei quotidiani bisogni, approfittando della fiducia riposta in lui dalla stessa, dell’età avanzata e dello stato di solitudine le avrebbe, dal 2015 al 2018, fatto stipulare presso istituti bancari ed agenzie finanziarie, più prestiti e cessioni sui ratei di pensione per un ammontare di oltre 27.000,00 euro, fino a condurre la stessa all’impossibilità di onorare i debiti contratti. L’omicidio sarebbe maturato nel momento in cui la donna si sarebbe resa conto del dissesto finanziario a cui l’indagato l’avrebbe portata, al solo scopo di non portare alla luce i movimenti di denaro dallo stesso realizzati.
Il destinatario del provvedimento cautelare è da ritenersi innocente fino alla sentenza definitiva e la misura cautelare è stata adottata senza il contraddittorio con le parti e la difesa, e il contraddittorio avverrà innanzi al Giudice Terzo che potrà valutare anche l’assenza di ogni forma di responsabilità in capo all’indagato.