“Mi sono sempre dedicata all’assistenza delle vittime più fragili e ho scritto un libro per condividere la mia esperienza, sia da un punto di vista professionale che personale. L’intensa emozione che ho provato nel cercare di creare un legame autentico con le vittime e con coloro che sono stati al centro delle storie umane e dei procedimenti che ho avuto l’opportunità di seguire e assistere”.
Lo ha detto Diana Russo, che ha svolto le funzioni di pubblico ministero per dieci anni attraversando gli uffici giudiziari di Palermo, Napoli Nord e Velletri, presentando il libro “Olivia e le altre la normalità del male nel diario di una magistrata’ nella sala conferenze dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli Nord, presieduto da Francesco Matacena.
“L’autobiografia scritta da Diana Russo rappresenta un audace esplorazione delle sfumature più delicate delle problematiche sociali, mettendo in luce la sfida nell’affrontare il male, spesso insospettabile, e la resilienza delle vittime. Il suo libro – sottolinea Matacena -.non è solamente una testimonianza personale, ma una voce autorevole che contribuisce in modo significativo al dibattito attuale sulla vulnerabilità e il coraggio delle persone colpite. In sintesi, è molto più di un resoconto personale: è un invito a riflettere sulle sfide che le vittime devono superare e un appello a unirsi nella lotta contro il male insidioso che affligge la nostra società. La sua esperienza professionale e personale offre un contributo prezioso al dibattito e ci incoraggia a perseguire un futuro in cui la vulnerabilità venga affrontata con forza e comprensione”.
Secondo Rossana Santagata (presidente della Pro Loco di Aversa) “l’autrice del diario, Diana Russo, ha saputo narrare in modo coinvolgente non solo la tecnica giuridica ma anche le storie umane che si celano dietro ogni caso. Questo aspetto ha reso il libro non solo interessante per gli addetti ai lavori, ma anche per l’intera cittadinanza, trasformandolo in una testimonianza preziosa e unica. L’iniziativa ha registrato la collaborazione di due ordini professionali (avvocati e commercialisti di Napoli Nord). Questo ha reso l’evento un punto di incontro e di dialogo tra diverse figure professionali, mettendo in evidenza l’importanza della condivisione di esperienze e conoscenze a beneficio dell’intera comunità. E’ stata coinvolta anche l’attrice Veronica Mazza che ha letto con grande emozione alcuni brani e pagine del libro durante la presentazione. Questo tocco artistico ha reso l’evento ancora più suggestivo, trasmettendo al pubblico presente le emozioni e la profondità delle storie raccontate nel diario giudiziario”.
Per Tina Bove (consiglie dell’Odcec Napoli Nord) “la violenza minorile è una tematica che richiede una risposta forte e coordinata da parte di tutte le categorie professionali, in quanto rappresenta una piaga sociale che necessita di azioni concrete e incisive. Nel contesto di questa lotta, la nostra categoria svolge un ruolo fondamentale, specialmente nella fase iniziale, dove la prevenzione gioca un ruolo chiave.
L’obiettivo principale è porre in atto strategie di prevenzione mirate, che comprendano interventi educativi nelle scuole, campagne di sensibilizzazione nella comunità e programmi di supporto per le famiglie”.
Giulia Frezza (consigliere dell’Odcec Napoli Nord) ha evidenziato che “l’iniziativa ha suscitato una profonda riflessione su questioni sempre presenti ma spesso sottovalutate, portando alla luce la necessità di un impegno concreto per affrontarle. Una delle voci più autorevoli in questa discussione è stata quella di un membro dell’Ordine, residente nel territorio di Caivano, il quale ha vissuto da vicino la realtà di questa problematica. L’attenzione si è focalizzata sulle azioni intraprese dalle forze dell’ordine per contrastare il problema. È emerso un giudizio positivo sulle azioni intraprese, sottolineando che quando le istituzioni decidono di intervenire, dimostrano di essere effettivamente presenti sul territorio”.
Al dibattito, moderato dall’inviato della Rai, Vincenzo Perone, hanno partecipato anche Gianluca Lauro (presidente Coa Napoli Nord), Vincenzo Barretta, psichiatra e presidente dell’Osservatorio Onsesc ed Eugenia Maisto (consigliere dell’Odcec Napoli Nord).