Doveva essere un 8 marzo tranquillo per la 19enne al sesto mese di gravidanza, ma così non è stato. Nel tardo pomeriggio di ieri ha composto il numero di emergenza “112” e, con voce tremante, ha chiesto aiuto ai Carabinieri denunciando di essere stata violentemente picchiata, per futili motivi, dal proprio padre alla presenza della figlia di appena un anno e della sorella minore.
L’operatore della Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Caserta ha immediatamente inviato, all’indirizzo segnalato, la pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile in servizio in quel settore cittadino.
Giunti sul posto, i militari dell’Arma hanno trovato la giovane donna visibilmente scossa ed intimorita per quanto appena accaduto in compagnia del padre 47enne ancora intento ad inveire violentemente contro di lei.
L’uomo, particolarmente agitato ed in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta all’abuso di alcolici, ha minacciato la figlia di morte anche in presenza dei carabinieri che, con non poca fatica sono riusciti a calmarlo e a sedare la lite.
La vittima, soccorsa da personale sanitario del servizio “118“, fatto intervenire presso l’abitazione, è stata accompagnata al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Caserta per le cure necessarie.
Subito dopo la stessa ha formalizzato la denuncia nei confronti del genitore, riferendo che lo stesso, in preda ad un attacco d’ira, senza fornire alcuna spiegazione, l’aveva picchiata violentemente con schiaffi e i pugni sia al volto che in altre parti del corpo.
Inoltre ha denunciato che i comportamenti violenti, le percosse e le minacce poste in essere dal padre, sia nei suoi confronti che della sorella minore e della madre perduravano ormai da tempo e che non erano mai stati formalmente denunciati.
I militari dell’Arma, a seguito degli immediati accertamenti hanno accompagnato il 47enne in caserma, dove è stato arrestato tradotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere. Dovrà rispondere di maltrattamenti contro familiari conviventi.