In occasione dell’ultimo consiglio comunale di oggi il gruppo Casapulla C’è composto da Anna Di Nardo, Margherita Mastroianni, Michele Sarogni e Francesco Trepiccione ha tirato il bilancio dell’attività svolta dall’opposizione attraverso un documento nel quale è stato ripercorso l’impegno dei quattro amministratori per il Paese. «La nostra è stata un’opposizione costruttiva e mai strumentale che si è svolta sempre con correttezza nelle sedi istituzionali, senza consociativismi, inciuci e doppi fini – hanno evidenziato – abbiamo tenuto vivo il rapporto con i casapullesi altrimenti tagliati fuori dalla vita amministrativa del paese con iniziative come il referendum popolare che ha visto la partecipazione di tantissimi cittadini ai vari gazebo e alle varie raccolte di firme. L’impegno e la partecipazione di un’intera comunità si è scontrato contro il muro di gomma della maggioranza Bosco-Lillo che ha ignorato tutte le sollecitazioni che arrivavano dai cittadini». I quattro consiglieri di opposizione hanno evidenziato come lo stesso atteggiamento di disinteresse e di chiusura si sia avuto un po’ in tutti gli ambiti. «Basta pensare al silenzio sulle proposte per il piano traffico che loro hanno trasformato in un piano ingorghi, sulla manutenzione dell’Appia, sulla questione strade, sulle pensiline, sulle giostrine in via Crocco – hanno sottolineato – non hanno saputo o voluto cogliere il nostro lavoro accecati dai personalismi. Noi non ci siamo comunque fermati e abbiamo esercitato la nostra funzione di controllo dei conti e degli atti amministrativi individuando anche soluzioni concrete come la creazione di un ufficio legale, utili a far risparmiare soldi all’ente. In diverse circostanze ci siamo sostituiti alla maggioranza garantendo il numero legale in commissione per preparare atti a favore del paese che altrimenti per l’incapacità politica e amministrativa sarebbero andati perduti». I consiglieri di Casapulla C’è evidenziano ancora come la maggioranza non abbia avuto neppure la capacità di cogliere la loro proposta sulle celebrazioni in ricordo di don Raimondo Pasquariello, ‘il prete del sorriso”. «Don Raimondo è stato la guida spirituale della nostra comunità, è stato un cittadino illustre che ha dedicato la propria vita al prossimo – hanno spiegato – rappresentando il sentimento dell’intero paese abbiamo proposto un calendario di eventi che, anche in questo caso, è stato ignorato non comprendendo che la sua realizzazione sarebbe stata la vittoria del paese non di una parte politica». I consiglieri di Casapulla C’è hanno specificato come in questi cinque anni da parte loro ci sia stato un impegno anche di ordine etico. «Abbiamo avviato una battaglia di valori – hanno sottolineato – che continueremo a portare avanti. Trasparenza, legalità, correttezza morale sono i capisaldi della nostra azione politica e amministrativa», Nel documento i consiglieri fanno anche una valutazione di ordine politico della maggioranza. «L’unico aspetto concreto di questa amministrazione è stato la rottura fra Renzo Lillo e Ferdinando Bosco originata, certamente, non da motivazione alte ma dalla volontà di gestire un po’ di potere – hanno chiosato – Sia chiaro a tutti: non permetteremo a nessuno di gestire il paese come il giardino di casa. La sola alternativa possibile per i casapullesi che intendano affrancarsi dalla ‘boscocrazia’ perpetua, diretta ed indiretta, è rappresentata dall’attuale gruppo ‘Per Casapulla’».