Era da due mesi circa che i carabinieri erano sulle loro tracce e precisamente da quando il 5 agosto u.s. si erano rese responsabili di un furto presso un negozio di Alife.
In quella circostanza due, delle quattro donne ieri arrestate, furono denunciate in stato di libertà a seguito della visione delle telecamere di video sorveglianza dell’esercizio commerciale.
Questa volta, colte in flagranza di reato, sono state arrestate per furto aggravato in concorso.
Erano le 16:20 di ieri quando il titolare dello stesso esercizio commerciale, notando nel suo negozio la presenza di quelle donne, ha allertato i carabinieri della Compagnia di Piedimonte Matese che, immediatamente, si sono portati sul posto.
Raggiunto il luogo e defilatisi tra le auto in sosta i carabinieri hanno visto due donne, con un carrello della spesa stracolmo di merce, uscire dai tornelli d’ingresso a battenti automatici del negozio (nella circostanza tenuti aperti da altre due complici) per poi, assieme a quest’ultime, dirigersi velocemente verso una Fiat 500, parcheggiata poco distante.
Mentre i carabinieri si avvicinavano per identificarle e per accertare se avessero regolarmente pagato la merce nel carrello, una delle quattro donne, ritenendo che un bambino le stesse riprendendo con il telefono cellulare, ha prima inveito contro di lui e poi aggredito la madre sferrandole un violento calcio all’addome.
Nello stesso frangente un’altra delle 4 donne fermate, nel tentativo di disconoscere come proprio o delle “amiche” il carrello con la merce, con un calcio lo ha ribaltato facendo cadere la merce a terra.
Bloccate, con l’ausilio dell’equipaggio del radiomobile giunto in supporto dei colleghi della Stazione, sono state condotte in caserma.
Anche la successiva visione delle telecamere di sorveglianza interna dell’esercizio commerciale ha confermato che le donne, una 22enne, una 24enne, una 25enne e una 44enne, tutte di Mondragone, erano uscite dall’esercizio commerciale senza passare per le casse.
La merce recuperata consistente in cosmetici del valore di 1.160,00 euro, è stata restituita all’avente diritto.
Le quattro arrestate, nella mattinata odierna, verranno giudicate con rito direttissimo.