Alla riunione hanno partecipato, oltre allo stesso Aveta e all’europarlamentare Danilo Della Valle (Movimento 5 Stelle), il consigliere comunale Italo Crisileo, Giovanni Munno (presidente del Comitato cittadino per la salvaguardia del Melorio), Gianna Ienco e Nicola Tremamunno (Movimento 5 Stelle di Santa Maria Capua Vetere). Per l’Asl erano presenti: il direttore sanitario Saverio Misso, Paolo Brusciano (direttore medico del Melorio), Maria Chiara Pizzeghella (coordinamento attività territoriali), Biagio Ferrone (servizio ispettivo Asl), Tiziana Ciarambino (facente funzioni dell’unità operativa Cure primarie), Bruno Marra (dirigente medico), Raffaele Aceti (ufficio tecnico manutentivo dell’Asl).
«Abbiamo presentato – spiega Aveta – alcune richieste specifiche, frutto anche del confronto costante con la cittadinanza che ha, in più occasioni, manifestato il proprio disappunto per lo smantellamento dei servizi del Melorio: la riapertura del pronto soccorso o, almeno, l’attivazione di un punto di prima emergenza (Psaut); il potenziamento della chirurgia multidisciplinare nelle due sale operatorie attualmente sottoutilizzate; la riattivazione degli ambulatori di Gastroenterologia e Oculistica; l’utilizzo immediato di tutti i 51 nuovi posti letto al terzo piano, con offerta di nuovi servizi sanitari; la sistemazione del punto prelievi in un luogo più facilmente accessibile al pubblico; il potenziamento delle risorse professionali e il blocco della sottrazione continua di personale e attrezzature».
Per quanto riguarda la riapertura del pronto soccorso, per la quale i cittadini stanno protestando ormai da anni, «davanti al diniego dell’Asl di riaprirlo per carenza di personale – afferma Aveta – resta in piedi la nostra battaglia, che porteremo avanti anche in futuro in tutte le sedi istituzionali, dal Comune alla Regione. Abbiamo comunque ottenuto garanzie per “un’offerta di cure primarie”, integrate con la struttura ospedaliera. Saranno aperti, a breve, ambulatori e servizi, attivi h24, ai quali i cittadini potranno ricorrere in caso di necessità di prestazioni sanitarie di primo soccorso. È una risposta che ci soddisfa ma solo in parte, giacché per noi resta prioritaria la riapertura del pronto soccorso. Si tratta però di un primo segnale di attenzione alle richieste di servizi di prima emergenza avanzati dalla popolazione, in anni di lotte e proteste».
«Sono ancora piccoli passi – aggiunge Aveta – ma possiamo dire di avere la certezza che la Asl ha riacceso i riflettori sull’ospedale Melorio, che non sarà chiuso ma sarà al centro di un potenziamento. In particolare, arriveranno servizi come l’ecografia renale e una Tac di nuovissima generazione. A breve, saranno attivati gli interventi di fibroscopia nel campo otorinolaringoiatrico e pneumologico; saranno poi reclutati nuovi specialisti per il pieno utilizzo delle sale operatorie. Il direttore sanitario ha anche promesso di interessarsi per riattivare gli ambulatori di Oculistica e Gastroenterologia, anche per ridurre la degenza media dei pazienti ed evitare continui trasferimenti in altri presidi ospedalieri. Inoltre, quanto al punto prelievi e alla farmacia ospedaliera, saranno studiate soluzioni più idonee per l’accessibilità e per la distribuzione dei farmaci. Entro fine mese, verificheremo lo stato di avanzamento degli impegni assunti dai vertici dell’Asl ed effettueremo un sopralluogo all’interno del presidio ospedaliero. Continueremo a tenere i riflettori puntati sull’ospedale Melorio, affinché ai cittadini del distretto vengano garantiti servizi sanitari degni di questo nome».