Emergono nuovi incredibili dettagli sulla vicenda dei bollettini che sarebbero stati falsificati da un noto professionista sammaritano residente a Curti e che opera su tutto il territorio dell’Antica Appia ed, in particolare, nella città del Foro. Contro il geometra sono state presentati alcuni esposti alla Procura della Repubblica che sta indagando sui fatti, avvalendosi dell’ausilio del personale della Polizia Municipale di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo avrebbe, all’insaputa dei suoi clienti, falsificato documentazione e bollettini postali intestati all’Ufficio Tecnico del comune, per un danno di alcune decine di migliaia di euro, modificando i bollettini con uno stratagemma semplicissimo, quanto astuto: 20 euro anziché 2.000 o 10 euro anziché 1.000 e ricevuta dei versamenti modificata ad arte al computer e protocollata agli uffici competenti. Al seguito degli esposti presentati e con l’autorizzazione del magistrato che sta indagando sulla vicenda, gli agenti della Polizia Municipale hanno effettuato alcuni sopralluoghi presso lo studio e l’abitazione del geometra, durante i quali hanno sequestrato pc, faldoni e (pare ndr) anche i bollettini effettivamente pagati e falsificati al pc. L’uomo, che al momento non sarebbe sul territorio regionale, si sarebbe detto pronto a collaborare con gli inquirenti e avrebbe incaricato il suo legale di fiducia, anch’egli sammaritano, per un primo interrogatorio fissato, probabilmente, prima di Natale. Potrebbero essere coinvolti nella vicenda anche notai e alcune agenzie immobiliari (almeno tre), oltre a qualche ditta che già opera sul territorio. Meno probabile la connivenza dei dipendenti comunali degli uffici competenti sui quali comunque si sta facendo luce. L’indagine della Procura si è allargata anche ai comuni limitrofi. Al momento, i cittadini sammaritani truffati sarebbero 34 tra cui figurano alcuni professionisti e un notissimo imprenditore edile. Ad uno di questi è stato addirittura confiscato un bene con una determina preparata e firmata in poche settimane dal dirigente del settore in questione, una vicenda che potrebbe avere degli strascichi grotteschi e sulla quale il primo cittadino Mirra era stato anche preventivamente informato. Il bene, acquisito dal patrimonio comunale, prima di essere riconsegnato al legittimo proprietario da una sentenza del Tar, avrebbe causato danni ad un appartamento limitrofo durante le prime piogge autunnali, danni ai quali dovrebbero far fronte le casse comunali e, dunque, i contribuenti. Nei prossimi giorni sapremo darvi maggiori dettagli su quest’ultimo punto che rivendica ulteriori chiarimenti.
In basso i due articoli pubblicati nelle scorse settimane inerenti l’inchiesta.