Si allarga a macchia d’olio l’indagine sui bollettini falsificati e inviati all’Ufficio Tecnico del Comune di Santa Maria Capua Vetere: oltre al noto professionista del posto di cui abbiamo parlato nel primo articolo (https://www.casertareport.com/2024/10/08/linchiesta-di-casertareport-falsifica-bollettini-e-documenti-per-le-pratiche-edilizie-nei-guai-noto-professionista-della-zona-piu-di-una-trentina-i-truffati/), potrebbero essere coinvolti ex dipendenti comunali, attuali dipendenti comunali e imprese che operano sul territorio, probabilmente inserite anche nella short list del comune stesso. Sulla vicenda stanno facendo luce non soltanto gli agenti della Polizia Municipale, ma anche la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere dopo l’esposto ai carabinieri presentato da alcuni dei 34 (sarebbero al momento ndr) truffati dal geometra. Spuntano, infatti, altri quattro privati che avrebbero versato al professionista somme in contanti per avviare lavori di ristrutturazione, Scia in sanatoria per vendita immobile o Cila mai realmente del tutto pagate all’Ente Pubblico. In alcuni casi addirittura i bollettini sarebbero stati falsificati ben due volte. Intanto alle vittime del raggiro è arrivata la notifica da parte del comune di Santa Maria Capua Vetere con avvisi di pagamento da effettuare a favore dell’Ufficio Tecnico: come dire… oltre al danno, la beffa! Nell’inchiesta figurano, tra gli altri, tre immobili siti in via Tari, uno in via degli Orti e uno in via Albana. Nell’inchiesta potrebbero essere coinvolti altri professionisti sammaritani e non e altri comuni dell’Antica Appia. Nelle prossime ore potrebbero arrivare nuovi clamorosi sviluppi sulla vicenda che potrebbero ripercuotersi sulle tasche dei contribuenti sammaritani.